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Misure di profilassi per il controllo della pediculosi nelle scuole

Contenuto in: 
Circolare N°: 
166
Data di emissione: 
15/02/2023

Alle famiglie

Ai docenti

Ai Collaboratori Scolastici

 

Oggetto:  Misure di profilassi per il controllo della pediculosi nelle scuole

 

In considerazione del riscontro di casi di pediculosi, e per affrontare in maniera efficace il problema è necessario il contributo di genitori, insegnanti e personale sanitario. 

Ognuno deve svolgere il suo compito in maniera coordinata ed efficiente. si raccomanda, quindi, ognuno per le parti di competenza, di attenersi scrupolosamente alle indicazioni riportate nella presente circolare.

In caso di pediculosi e in presenza di casi di sospetta pediculosi, la normativa vigente (Circolare Ministro Sanità n. 4 del13/03/1998, Circolare dell’Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio, Servizio Prevenzione, Formazione e Documentazione – U.O. Malattie Infettive prot. 6770 – ASP del 02/12/2005) prevede l’obbligo, da parte del Dirigente scolastico, di disporre la sospensione della frequenza scolastica dei soggetti affetti fino all’avvio di idoneo trattamento disinfestante certificato dal medico curante (pediatra o medico di famiglia).
Questi ha il compito di fare la diagnosi, prescrivere il trattamento specifico antiparassitario e certificare l’inizio del trattamento per la riammissione a scuola.
Ai genitori dei bambini che frequentano una collettività spetta la responsabilità principale della prevenzione e identificazione della pediculosi attraverso un controllo sistematico e regolare dei propri figli.
I genitori sono tenuti a comunicare tempestivamente ai docenti di classe il sospetto o l’accertata presenza di parassiti
I genitori sono anche responsabili per le tempestive applicazioni del trattamento prescritto.

I genitori devono quindi:

  • controllare accuratamente e periodicamente i capelli, al fine di rintracciare in tempo l’eventuale a presenza di parassiti o delle loro uova (lendini);
  • iniziare il trattamento in caso di individuazione di infestazione;
  • NON far rientrare l’alunno a scuola se NON si è iniziato il trattamento
  • non scambiare o prestare oggetti personali (pettini, sciarpe, cappelli, berretti, nastri per capelli, fermagli, spazzole);
  • nel caso di dubbio consultare il medico curante;
  • nel caso di infestazione di un componente della famiglia, controllare con attenzione la testa di tutti i familiari: se viene ritrovata una lendine o un pidocchio, applicare con cura il trattamento e seguire con scrupolo il protocollo di disinfestazione per tutto il tempo dovuto.

Il docente che nota segni di infestazione sul singolo bambino segnala la sospetta pediculosi al dirigente scolastico.
Il dirigente scolastico richiede ai genitori un certificato medico o una autocertificazione di avvio del trattamento ai fini della continuazione della frequenza scolastica.
Il medico curante (Pediatra o medico di famiglia) ha il compito di fare la diagnosi, prescrivere il trattamento specifico antiparassitario e certificare l’inizio del trattamento per la riammissione a scuola.

Si ringrazia per la collaborazione.

Roma 15/02/2023

Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Silvana Coniglio
Firma autografa sostituita a mezzo stampa 
ai sensi dell'art. 3 comma 2 del D.L. 39/93

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